I comparatori sono efficaci con i prodotti prodotti di coda lunga?
Ho sempre trovato i comparatori di prezzi molto interessanti soprattutto per i molti vantaggi che offrono in termini di fiducia, di possibilità di confronto tra prodotti, di value added proposition e in particolare:
- La possibilità di confrontare le caratteristiche salienti dei prodotti attraverso strumenti di comparazione tra prodotti e/o tra boutique online che trattano del medesimo prodotto.
- La possibilità di filtrare e/o ordinare per prezzo, colore, e altri parametri
- La possibilità di dare valore aggiunto a prodotti e boutique online tramite i commenti e le valutazioni degli utenti sui prodotti oppure sulle boutique online.
Chi gestisce un e-commerce soprattutto di prodotti di nicchia di mercato come prodotti fatti a mano oppure prodotti iperspecializzati come ad esempio sciarpe griffate con i loghi di una squadra di calcio, si trova ogni giorno ad affrontare il tema dell’incremento o del mantenimento del conversion rate.
I comparatori sono efficaci nei mercati di nicchia?
Ciò che non riesco a capire è come valutare è l’efficacia dei comparatori di prezzi nei prodotti di nicchia.
Non riesco in sostanza a trovare una risposta a queste domande:
- se una persona vende un prodotto di nicchia come ad esempio sciarpe del Milan, dell’Inter e di altre squadre di calcio, gli conviene o meno essere presente dentro un comparatore di prezzi?
- Come valuterà il comparatore il suo prodotto rispetto alla categoria Sciarpe?
- Se una persona vende macchine del caffé di Design che sono oggetti da collezione più che di preparazione di bevanda, come sarà considerato nel Database Marketing dei comparatori? Sarà inserito nella categoria macchine del caffé oppure nella categoria Design?
Un altra domanda è stabilire un orizzonte di incremento di CTR garantito dai comparatori di prezzi.
- Con Google si riesce a stimare per parola chiave l’incremento di CTR offerto dalla performance di una parola chiave.
- Sebbene questo dato sia da prendere come generico e testare sulla singola landing page, con un comparatore di prezzi si riesce a stabilire una soglia di incremento di CTR o Conversion Rate in modo simile a quanto offerto da Google?
Perché queste domande
Mi pongo queste domande poiché quando scelgo una risorsa di marketing cerco di ottimizzare CTR e Conversion Rate.
Fino ad esso sono rimasto molto titubante nell’affiancare i comparatori di prezzi a società da me in carico specializzate in nicchie di mercato poiché non riesco a valutare:
- Quanto e come comprendere l’efficacia di un comparatore di prezzi con la mia nicchia di mercato: il traffico portato dal comparatore è di persone interessate al mio prodotto di nicchia oppure a un prodotto generico?
- Quanto è efficace il CTR alla luce del punto numero Uno. Le persone che entreranno sono consapevoli di cercare la sciarpa del Milan rispetto ad una sciarpetta in lana?
- Il pubblico di nicchia quanto usa i comparatori? Sono un prodotto di coda lunga oppure i comparatori sono efficaci con prodotti generici? E soprattutto: le persone che cercano una Sciarpa del Milan, mi raggiungono con una pubblicità PPC oppure sono catturate dai comparatori di prezzi?
Conclusioni: alla ricerca delle migliori domande che si dovrebbero fare e non vengono invece fatte
Spesso parlando con i responsabili commerciali dei Comparatori di Prezzi, mi vengono fornite cifre sul traffico generato. Io ribatto che sono poco interessato ad avere grandi traffici se il traffico non è targettizzato sulla mia nicchia di mercato. Preferisco infatti traffici di nicchia con alto CTR e Conversion Rate.
A queste domande non trovo tuttavia una risposta indicativa che mi aiuti a sciogliere la riserva e ho la forse errata sensazione che mi si dica: prova e vedi se funziona.
Sono io che sbaglio nel porre la domanda giusta sui comparatore di prezzi? Ci sono altri aspetti che ho sottovalutato: quali sono?
In sintesi: i comparatori sono efficaci per mercati di nicchia ed estremamente specializzati?
proviamo a fare una riflessione comune magari con il contributo di figure che lavorano nei comparatori di prezzi.
Scritto il 2 Marzo 2010
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Ho sempre trovato i comparatori di prezzi molto interessanti soprattutto per i molti vantaggi che offrono in termini di fiducia, di possibilità di confronto tra prodotti, di value added proposition e in particolare:
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Chi gestisce un e-commerce soprattutto di prodotti di nicchia di mercato come prodotti fatti a mano oppure prodotti iperspecializzati come ad esempio sciarpe griffate con i loghi di una squadra di calcio, si trova ogni giorno ad affrontare il tema dell’incremento o del mantenimento del conversion rate.
I comparatori sono efficaci nei mercati di nicchia?
Ciò che non riesco a capire è come valutare è l’efficacia dei comparatori di prezzi nei prodotti di nicchia.
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Mi pongo queste domande poiché quando scelgo una risorsa di marketing cerco di ottimizzare CTR e Conversion Rate.
Fino ad esso sono rimasto molto titubante nell’affiancare i comparatori di prezzi a società da me in carico specializzate in nicchie di mercato poiché non riesco a valutare:
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Conclusioni: alla ricerca delle migliori domande che si dovrebbero fare e non vengono invece fatte
Spesso parlando con i responsabili commerciali dei Comparatori di Prezzi, mi vengono fornite cifre sul traffico generato. Io ribatto che sono poco interessato ad avere grandi traffici se il traffico non è targettizzato sulla mia nicchia di mercato. Preferisco infatti traffici di nicchia con alto CTR e Conversion Rate.
A queste domande non trovo tuttavia una risposta indicativa che mi aiuti a sciogliere la riserva e ho la forse errata sensazione che mi si dica: prova e vedi se funziona.
Sono io che sbaglio nel porre la domanda giusta sui comparatore di prezzi? Ci sono altri aspetti che ho sottovalutato: quali sono?
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proviamo a fare una riflessione comune magari con il contributo di figure che lavorano nei comparatori di prezzi.