Ecco un video decisamente interessante che riassume i dati di una ricerca di Casaleggio e Associati sullo stato dell’ecommerce in Italia nell’anno 2009 presentata nel convegno E-commerce in Italia 2010: l’e-commerce non è solo una scommessa del 13 aprile 2010 presso la Camera di Commercio di Milano
Da questo video e dai dati di questa analisi (disponibili in download sul sito di Casaleggio e Associati) emerge il livello di crescita del fatturato dell’ecommerce italiano nell’anno 2009 che segna un incremento di +3 miliardi di Euro rispetto alll’anno precedente.
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Questo incremento è stato causato dal neonato settore dei giochi e delle scommesse online che sono immediatamente balzate al primo posto come categoria di spesa, superando il turismo e la vendita di biglietti online e l’elettronica/l’high tech.
Ora l’Ecommerce Italiano ha un peso di circa 10 miliardi di Euro e si avvicina maggiormente ai big players accorciando il Gap storico degli ultimi anni.
Lo stato di crescita dell’ecommerce nell’Unione Europea segna un +20% rispetto all’anno precedente con un transato di 306 miliardi di Euro.
Se le scommesse online, il turismo e l’High Tech hanno avuto una crescita, altri settori purtroppo sono rimasti stabili oppure hanno subito una decrescita.
Questa stagnazione di alcuni settori tradizionali dell’e-commerce italiano è causata sia dalla crisi, ma – secondo quanto emerge dall’analisi di Casaleggio e Associati – affonda le sue radici in alcuni ritardi infrastrutturali, primo fra tutti il Digital Divide dell’Italia, il clima di parziale interesse da parte del sistema legislativo e degli organi di governance italiana.
L’ecommerce italiano pesa sulle vendite al dettaglio solo dello 0,8% contro un 10% dello UK, un 6,9% della Germania e un 4,9% della Francia.
Un dato interessante: nell’ecommerce italiano i fattori percepiti come importanti sono nell’ordine:
- la Credibilità del marchio, del brand e del corporate
- Ampiezza della gamma
- Fidelizzazione dei clienti
- Politiche di prezzo.
E’ interessante proprio il quarto dato quello delle politiche di prezzo che sembrano passare in secondo piano rispetto all’importante tema della fiducia nell’e-commerce.
La mia opinione è questa:
Nella mia attività la formazione manageriale sul marketing applicato all’ecommerce assume un peso importante. I dati che emergono dalla ricerca possono essere letti come confortanti a condizione che l’e-commerce sia affrontato come strumento strategico.
Non è vero che mancano professionisti e manager preparati su questo settore, i fondi europei alla formazione ci sono e molti giovani in cerca della prima occupazione escono con un bagaglio di conoscenze e la carica di energia adeguata per metterle in pratica.
Ma tutto questo è forse un’altra storia che merita un approfondimento a parte …[/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]