La realtà aumentata aumenta veramente la nostra esperienza del mondo fisico? Probabilmente, ma non aggiungendo informazioni.
Mi sono occupato nel mio blog di realtà aumentata analizzando il primo social network basato su di essa.
In questi giorni mi sono divertito – approfittando di un impegno a Genova – ad usare la Realtà Aumentata ed in particolare Layar (se non conosci l’applicazione Layar, leggi più in fondo).
Aiutandomi con la semiotica e la antropologia della spazialità ho maturato alcune impressioni:
- In realtà la realtà aumentata, incrementa la nostra esperienza proprio per il fatto che diminuisce la realtà, mettendo in primo piano ciò che è pertinente per noi e limitando il rumore di fondo e l’entropia.
- La realtà aumentata sarà a compimento quando non dovrò più guardare il mio smart phone. Se la percepirò tra le lenti degli occhiali sarà molto più comodo (e più sicuro soprattutto sulle strisce pedonali ;-) ).
Realtà aumentata e visione del mondo (weltanschauung)
Provando Layar mi sto rendendo sempre più conto che la Realtà Aumentata non aggiunge nulla ai contenuti del mondo fisico.
In realtà avviene il procedimento opposto:
dal mondo fisico si isolano degli aspetti che sono di interesse di chi usa la realtà aumentata. In pratica si impoverisce il reale attraverso la messa in evidenza degli aspetti più pertinenti.
L’impoverimento del reale avviene quindi proprio grazie alla pertinenza: attraverso la realtà aumentata noi isoliamo dal mondo fisico solo gli aspetti di nostra pertinenza.
E il tipo di filtro che applichiamo identifica la nostra visione del mondo.
Il valore aggiunto delle applicazioni di Realtà Aumentata sta secondo me nella capacità sottrattiva che i filtri hanno nel mettere in secondo piano gli aspetti meno importanti, esaltando in questo modo quelli più importanti.
Le applicazioni di realtà aumentata mettono quindi un filtro ordinatore alla naturale entropia del mondo fisico che ci consente di mettere in primo piano ed evidenziare ciò che ci interessa.
Chi decide il filtro?
I filtri – che in alcune applicazioni vengono chiamati Layers – vengono decisi da chi usa le applicazioni di realtà aumentata. Ci sono filtri per diversi tipi di scopi e se ne possono creare diversi.
L’aspetto interessante delle applicazioni di Realtà Aumentata sta anche nel loro contributo all’antropologia dello spazio e del tempo.
Il futuro della Realtà Aumentata potrebbe addirittura togliere particolari inutili e lasciare solo quelli utili.
Che cosa è Layar?
Layar, è una applicazione per cellulari SmartPhone che consente di riprendere con la fotocamera l’ambiente che ci circonda e visualizzare sul display in tempo reale tag dei luoghi inquadrati ed altre informazioni come ad esempio Guide turistiche interattive, Navigazione satellitare con immagini reali e altro. Per ulteriori informazioni su Layar, consulta questo post.
In sintesi: impoverire il reale classificandolo e ordinandolo è realtà aumentata
La realtà aumentata aumenta la nostra consapevolezza del reale in due modi.
- Applicando degli strati (layer) di quello che noi consideriamo pertinente ed importante per noi. Il concetto di pertinenza è assolutamente soggettivo.
- Inibendo l’entropia al reale tramite questi strati
La realtà aumentata non usa secondo me un approccio “aggiuntivo”, ma al contrario sottrae rumore (entropia) al mondo fisico in un approccio sintetico.
é dalla capacità di sintesi, l’incremento di informazione e il valore aggiunto di significazione dato dalla realtà aumentata.
Scritto il 30 Ottobre 2010
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Aiutandomi con la semiotica e la antropologia della spazialità ho maturato alcune impressioni:
- In realtà la realtà aumentata, incrementa la nostra esperienza proprio per il fatto che diminuisce la realtà, mettendo in primo piano ciò che è pertinente per noi e limitando il rumore di fondo e l’entropia.
- La realtà aumentata sarà a compimento quando non dovrò più guardare il mio smart phone. Se la percepirò tra le lenti degli occhiali sarà molto più comodo (e più sicuro soprattutto sulle strisce pedonali ;-) ).
Realtà aumentata e visione del mondo (weltanschauung)
Provando Layar mi sto rendendo sempre più conto che la Realtà Aumentata non aggiunge nulla ai contenuti del mondo fisico.
In realtà avviene il procedimento opposto:
dal mondo fisico si isolano degli aspetti che sono di interesse di chi usa la realtà aumentata. In pratica si impoverisce il reale attraverso la messa in evidenza degli aspetti più pertinenti.
L’impoverimento del reale avviene quindi proprio grazie alla pertinenza: attraverso la realtà aumentata noi isoliamo dal mondo fisico solo gli aspetti di nostra pertinenza.
E il tipo di filtro che applichiamo identifica la nostra visione del mondo.
Il valore aggiunto delle applicazioni di Realtà Aumentata sta secondo me nella capacità sottrattiva che i filtri hanno nel mettere in secondo piano gli aspetti meno importanti, esaltando in questo modo quelli più importanti.
Le applicazioni di realtà aumentata mettono quindi un filtro ordinatore alla naturale entropia del mondo fisico che ci consente di mettere in primo piano ed evidenziare ciò che ci interessa.
Chi decide il filtro?
I filtri – che in alcune applicazioni vengono chiamati Layers – vengono decisi da chi usa le applicazioni di realtà aumentata. Ci sono filtri per diversi tipi di scopi e se ne possono creare diversi.
L’aspetto interessante delle applicazioni di Realtà Aumentata sta anche nel loro contributo all’antropologia dello spazio e del tempo.
Il futuro della Realtà Aumentata potrebbe addirittura togliere particolari inutili e lasciare solo quelli utili.
Che cosa è Layar?
Layar, è una applicazione per cellulari SmartPhone che consente di riprendere con la fotocamera l’ambiente che ci circonda e visualizzare sul display in tempo reale tag dei luoghi inquadrati ed altre informazioni come ad esempio Guide turistiche interattive, Navigazione satellitare con immagini reali e altro. Per ulteriori informazioni su Layar, consulta questo post.
In sintesi: impoverire il reale classificandolo e ordinandolo è realtà aumentata
La realtà aumentata aumenta la nostra consapevolezza del reale in due modi.
- Applicando degli strati (layer) di quello che noi consideriamo pertinente ed importante per noi. Il concetto di pertinenza è assolutamente soggettivo.
- Inibendo l’entropia al reale tramite questi strati
La realtà aumentata non usa secondo me un approccio “aggiuntivo”, ma al contrario sottrae rumore (entropia) al mondo fisico in un approccio sintetico.
é dalla capacità di sintesi, l’incremento di informazione e il valore aggiunto di significazione dato dalla realtà aumentata.