Usi dei Robot Affettivi: da giochi a strumenti sperimentali contro la depressione ospedaliera e la deprivazione affettiva
Ecco due Robot Affettivi. Il primo è un giocattolo: si tratta di Yume Neko il Robot Gatto dal Giappone.
L’altro esempio High Cost è Haibo. Haibo è un robot affettivo simile ad un cucciolo di Foca. E’ stato usato come strumento di Pet Terapy nei reparti di pediatria e in varie cliniche ad alto il rischio di depressione ospedaliera.
Yume Neko, è dotato di sensori che gli permettono di muovere cinque parti del corpo, inclusi occhi, orecchie e collo. Oltre ad avere l’aspetto da vero felino, reagisce (dolcemente) alle carezze degli umani, per la gioia di padroni grandi e piccoli. E’ perfetto anche per chi ama i gatti, ma è allergico al loro pelo. Non necessita di scatolette e croccantini né di visite veterinarie: si accontenta di una carica elettrica ogni tanto, e se sta male basta una veloce visita in assistenza, meglio se in garanzia. (fonte: sdamy.com).
Yume Neko costa solo 55 Euro.
Paro invece è un Robot affettivo creato con finalità terapeutiche. E’ stato sperimentato in diverse cliniche per malati di Altzeimer e ospedali pediatrici. La sua funzione è quella di fornire un supporto affettivo in situazioni di depressione ospedaliera e deprivazione psicologica. In questo video si vede Paro in una clinica per anziani.
[youtube:http://www.youtube.com/watch?v=3npV-npZkxI]
Questo breve documentario spiega i benefit dei robot affettivi nelle situazioni avanzate di disagio.
[youtube:http://www.youtube.com/watch?v=AK-2laSYpII&feature=related]
Il sito ufficiale di Paro nel quale sono presenti diverse Case Histories su Paro e sull’uso dei Robot Affettivi.
Dei Robot affettivi si è parlato nel convegno Frontiers of Interaction III (giugno 2007) e su ne ho parlato anche io su Shannon.it con il NABAZTAG, il Coniglio Web 2.0.
Scritto il 19 Dicembre 2007
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L’altro esempio High Cost è Haibo. Haibo è un robot affettivo simile ad un cucciolo di Foca. E’ stato usato come strumento di Pet Terapy nei reparti di pediatria e in varie cliniche ad alto il rischio di depressione ospedaliera.
Yume Neko, è dotato di sensori che gli permettono di muovere cinque parti del corpo, inclusi occhi, orecchie e collo. Oltre ad avere l’aspetto da vero felino, reagisce (dolcemente) alle carezze degli umani, per la gioia di padroni grandi e piccoli. E’ perfetto anche per chi ama i gatti, ma è allergico al loro pelo. Non necessita di scatolette e croccantini né di visite veterinarie: si accontenta di una carica elettrica ogni tanto, e se sta male basta una veloce visita in assistenza, meglio se in garanzia. (fonte: sdamy.com).
Yume Neko costa solo 55 Euro.
Paro invece è un Robot affettivo creato con finalità terapeutiche. E’ stato sperimentato in diverse cliniche per malati di Altzeimer e ospedali pediatrici. La sua funzione è quella di fornire un supporto affettivo in situazioni di depressione ospedaliera e deprivazione psicologica. In questo video si vede Paro in una clinica per anziani.
[youtube:http://www.youtube.com/watch?v=3npV-npZkxI]
Questo breve documentario spiega i benefit dei robot affettivi nelle situazioni avanzate di disagio.
[youtube:http://www.youtube.com/watch?v=AK-2laSYpII&feature=related]
Il sito ufficiale di Paro nel quale sono presenti diverse Case Histories su Paro e sull’uso dei Robot Affettivi.
Dei Robot affettivi si è parlato nel convegno Frontiers of Interaction III (giugno 2007) e su ne ho parlato anche io su Shannon.it con il NABAZTAG, il Coniglio Web 2.0.