Social Media possono essere considerati parametro di sviluppo della popolazione? Dall’Asia dati utili e interessanti
Questo video mostra alcuni dati statistici decisamente interessanti sullo sviluppo dei Social Media in Asia dal quale possiamo fare una riflessione su quanto i Social Media saranno ben presto utilizzati come parametro di sviluppo di una nazione al pari dei mass media.
L’aspetto interessante è che ogni Nazione asiatica ha un proprio approccio all’Ecosistema Digitale.
La Corea del Sud, per esempio, ha il più alto livello di diffusione della BroadBand.
Il Giappone sta conoscendo una diffusione del Mobile che tocca il 75 milioni di utenti con una copertura 3G del 95% del territorio.
L’Indonesia è la seconda nazione al mondo per diffusione di Facebook.
Mentre in Cina la popolazione ha più amici online di quelli offline.
L’Australia è la nazione che passa più tempo sui social media al mondo.
Da questi dati, sto maturando questa convinzione:
l’utilizzo dei social media sarà presto misurato come parametro del grado di sviluppo della popolazione di una nazione.
I legislatori soprattutto quando cercano di imporre norme draconiane ne prendano atto. Bloccare o limitare i social media può essere una simpatica (sic) moda del presente per accaparrarsi voti dei segmenti che temono il cambiamento, ma chi la pratica rischia di avere una condanna morale nel futuro e un giudizio storico negativo.
Scritto il 9 Agosto 2010
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Questo video mostra alcuni dati statistici decisamente interessanti sullo sviluppo dei Social Media in Asia dal quale possiamo fare una riflessione su quanto i Social Media saranno ben presto utilizzati come parametro di sviluppo di una nazione al pari dei mass media.
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La Corea del Sud, per esempio, ha il più alto livello di diffusione della BroadBand.
Il Giappone sta conoscendo una diffusione del Mobile che tocca il 75 milioni di utenti con una copertura 3G del 95% del territorio.
L’Indonesia è la seconda nazione al mondo per diffusione di Facebook.
Mentre in Cina la popolazione ha più amici online di quelli offline.
L’Australia è la nazione che passa più tempo sui social media al mondo.
Da questi dati, sto maturando questa convinzione:
l’utilizzo dei social media sarà presto misurato come parametro del grado di sviluppo della popolazione di una nazione.
I legislatori soprattutto quando cercano di imporre norme draconiane ne prendano atto. Bloccare o limitare i social media può essere una simpatica (sic) moda del presente per accaparrarsi voti dei segmenti che temono il cambiamento, ma chi la pratica rischia di avere una condanna morale nel futuro e un giudizio storico negativo.