Social Network come nazioni con valori e identità proprie verso la nascita di universali culturali della comunicazione digitale?
Sono sempre più convinto del fatto che Google abbia fatto un test planetario sulla percezione della privacy da parte degli utenti dei social network basandosi sulle impressioni e sui dati derivati dal lancio del Social Network Google Buzz.
Trovo l’ipotesi di un test di portata planetaria sulle percezioni degli utenti veramente affascinante.
Ciò che è interessante è che questo test non è avvenuto basandosi su Focus Group effettuati su una popolazione locale di qualche nazione come USA o altre nazioni, ma al contrario:
ha riguardato la popolazione mondiale che accede ai social network a prescindere dalle singole nazioni e identità nazionali.
Il test mondiale sul social network Google Buzz
Dopo il lancio di Google Buzz, Google è arrivato alla conclusione che alcuni meccanismi di Buzz erano fastidiosi e stridenti per la privacy e li ha prontamente modificati. Queste modifiche hanno avuto una grande eco sulle stampe nazionali
Questo fatto mi sta facendo ipotizzare un possibile cambiamento di valori che porta a forme di identità culturali sovranazionali e valori universali che avvengono online nei social network e sono completamente indipendenti dalle culture e dalle provenienze nazionali dei popoli.
Se ogni nazioni ha un sistema di valori condiso, che determina l’identita nazionale ed anche l’istituzionalizazione antropologica dell’identità dei cittadini e per alterità determina i fenomeni devianti dello sciovinismo, credo che dinamiche analoghe a quelle degli stati nazionali stiano avvenendo all’interno dei Social Network e che i Social Network siano percepiti come
luoghi e spazi con un alto grado di valorizzazione e senso di identità, proprietà e partecipazione.
Il senso dello spazio percepito come “del proprio spazio individuale” nei social network: il sentimento di identità, valori propri e universali culturali digitali
Molte fonti sostengono che se Facebook fosse una nazione, sarebbe la quarta nazione pià popolosa del mondo.
Ma la popolazione dei social network è trasversale ad ogni nazione, non è quindi appartenente ad una nazione coesa, istituzionalizzata, con storia e valori comuni.
Eppure molti fenomeni sono simili e coincidenti e condivise tra cittadini con storie e tradizioni culturali lontanissime tra loro.
Se alcuni valori sono percepiti in modo comune è possibile parlare di universali culturali dell’era digitale?
Praticamente i cittadini di ogni nazione hanno espresso le medesime perplessità su alcune dinamiche di Google Buzz e l’hanno fatto in modo corale.
Brian Solis sostiene che i cambiamenti delle policy sono vissuti in modo apprensivo dagli aderenti poiché mutano i loro valori.
Se esistono dei valori percepiti come universali culturali significa che il senso di appartenenza sta superando i confini nazionali?
E’ interessante notare come i valori della privacy e della interazione tra le persone siano rivendicati esattamente con la stessa foga dei movimenti sociali e delle formazioni politiche non partitiche. Basti pensare a quanto è accaduto con il nuovo ReTweet imposto da Twitter.
Alcuni social Network nascono con logiche sociali anziché logiche economiche.
Va ricordato che Facebook è un social network nato “per caso”, con una logica meno costruita, meno da Business Plan, del suo fratello maggiore MySpace, più figlio di logiche di Venture Capitalism.
Va anche detto che lo stesso Twitter non è in realtà un Social Network, ma nasceva come piattaforma di Instant Messaging reinterpretata dai suoi utenti con approccio Bottom Up in Social Network.
In conclusione: io penso che vi sia un senso di identità sociale trasversale tra i cittadini dei social network.
Non mi sembra che questo senso percepito di identità digitale dei cittadini di un social network dia adito a omologazione culturale, fenomeni di sciovinismo e lontananza dai valori locali.
La difesa di valori locali come cito ad esempio le forme di espressione dialettale rimangono e semmai vengono aumentate da gruppi di utenti e questi stessi valori locali si affiancano in modo sinergico a valori e sentimenti universali tipici dell’identità del social network.
Ecco per quale motivo ogni volta che si modifica una regola in un social network, il percepito degli utenti è ansiogeno, e al contrario gli stessi utenti percpepiscono in upgrade di un software con molte più aspettative.
Mi sempra quindi che valori locali e identità digitale siano ben definiti e in armonia con valori locali.
Molte domande aperte sul rapporto tra i Social Network e i valori universali
Il fatto che vi sia una identità di giudizio trasversale a diversi popoli e culture può determinare l’esistenza di valori universali? Quasi degli universali digitali alias degli universali culturali?
Quali cambiamenti determineranno i social network nelle culture che caratterizzano il nostro pianeta?
Scritto il 16 Febbraio 2010
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Ciò che è interessante è che questo test non è avvenuto basandosi su Focus Group effettuati su una popolazione locale di qualche nazione come USA o altre nazioni, ma al contrario:
ha riguardato la popolazione mondiale che accede ai social network a prescindere dalle singole nazioni e identità nazionali.
Il test mondiale sul social network Google Buzz
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Ma la popolazione dei social network è trasversale ad ogni nazione, non è quindi appartenente ad una nazione coesa, istituzionalizzata, con storia e valori comuni.
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Se alcuni valori sono percepiti in modo comune è possibile parlare di universali culturali dell’era digitale?
Praticamente i cittadini di ogni nazione hanno espresso le medesime perplessità su alcune dinamiche di Google Buzz e l’hanno fatto in modo corale.
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Se esistono dei valori percepiti come universali culturali significa che il senso di appartenenza sta superando i confini nazionali?
E’ interessante notare come i valori della privacy e della interazione tra le persone siano rivendicati esattamente con la stessa foga dei movimenti sociali e delle formazioni politiche non partitiche. Basti pensare a quanto è accaduto con il nuovo ReTweet imposto da Twitter.
Alcuni social Network nascono con logiche sociali anziché logiche economiche.
Va ricordato che Facebook è un social network nato “per caso”, con una logica meno costruita, meno da Business Plan, del suo fratello maggiore MySpace, più figlio di logiche di Venture Capitalism.
Va anche detto che lo stesso Twitter non è in realtà un Social Network, ma nasceva come piattaforma di Instant Messaging reinterpretata dai suoi utenti con approccio Bottom Up in Social Network.
In conclusione: io penso che vi sia un senso di identità sociale trasversale tra i cittadini dei social network.
Non mi sembra che questo senso percepito di identità digitale dei cittadini di un social network dia adito a omologazione culturale, fenomeni di sciovinismo e lontananza dai valori locali.
La difesa di valori locali come cito ad esempio le forme di espressione dialettale rimangono e semmai vengono aumentate da gruppi di utenti e questi stessi valori locali si affiancano in modo sinergico a valori e sentimenti universali tipici dell’identità del social network.
Ecco per quale motivo ogni volta che si modifica una regola in un social network, il percepito degli utenti è ansiogeno, e al contrario gli stessi utenti percpepiscono in upgrade di un software con molte più aspettative.
Mi sempra quindi che valori locali e identità digitale siano ben definiti e in armonia con valori locali.
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