La crisi finanziaria non tocca l’E-commerce. Benvenuto Blog Marketing e Marketing della relazione. Abbiamo controllato se siamo pronti per questo in azienda?

Il mandala dell'E-commerce (Flickr)

Diverse fonti (ne cito tre: La Stampa, MiaEconomia, un meme strapieno di notizie by Liquida ) riportano alcuni dati che confermano un trend:

mentre la crisi finanziaria ha avuto un impatto nei consumi “tradizionali”, lo stesso impatto non ha colpito i consumi on line.

Questo dato l’ho riscontrato di persona in particolare su una realtà che seguo, e posso aggiungere che durante le fasi più acute della crisi di ottobre:

  • Gli ordini non sono diminuiti nemmeno nella fase più acuta del tonfo delle borse.
  • E’ leggermente diminuito il peso di ogni transazione, anche se in modo marginale.
  • E’ aumentato l’uso del pagamento in contrassegno e diminuito l’uso di carta di credito

Ciò che affermo vale solo per la realtà che seguo e non deve essere preso come riferimento statistico.

Quali sono le cause che determinano questa tenuta del commercio elettronico?

Io credo che le cause siano da ricercare nel versante delle  forme di marketing sociale e della Relazione, della psicologia sociale e della sociologia dei media, molto meno dal versante dell’economia.

Io penso che la crisi finanziaria abbia avuto come impatto psicologico una crisi di fiducia verso un sistema di pensiero basato sul marketing degli anni ’80 e continuato negli anni ’90, che vedevano nello shopping, nel fare girare vorticosamente l’economia, nell’investire in borsa su società e asset vincenti, ma soprattutto nella moda e nelle Hit Parade e nelle classifiche alcuni pilastri di un sistema di pensiero.

Questo modello basato sul BroadCasting, ha convissuto in parallelo con un altro modello, basato su regole completamente differenti, e improponibili nel marketing tradizionale: mi riferisco al Web, e alle Reti Sociali.

Il modello del web 2.0 (basato su Blog Marketing, Social Shopping, pubblicità PPC) – modello emergente – ma ignorato (e in qualche caso temuto fino ad essere osteggiato) , ha trovato ora la sua legittimazione.

L’e-commerce non conosce crisi, ma al contrario cresce  così come si diffondono le reti sociali, perchè riflette e interpreta lo stato delle relazioni sociali di questa fase del XXI secolo. E riflettendo lo stato di realtà di questo momento, propone dei modelli di Marketing adeguati ed efficaci in questa fase del XXI secolo.

Io penso che la crescita dell’e-commerce non sia da ricercare dal fatto (ammesso che sia vero) che l’e-commerce “costa meno” (talvolta è così e talvolta no e soprattutto non è questo il suo punto di forza e legittimazione) e si fa l'”affarone” – ma perchè:

  • Si trovano prodotti di nicchia che non potrebbero essere inseriti nella distribuzione di massa.
  • Ha un modello di vendita che riesce a creare forme di vendita personalizzate sugli specifici bisogni dei prospect e le persone comprano quando trovano il prodotto giusto per loro.
  • Le  forme di pubblicità e di visibilità dell’E-commerce sono estremamente pervasive ma discrete e non prevaricanti nei confronti dell’utente e l’e-commerce riesce quindi a “farsi trovare” senza urlare la propria presenza
  • E’ basato su un modello non di massa e segue l’economia della Coda Lunga: le hit parade sono in crisi, i fenomeni dominanti sono stati rimpiazzati dalla personalizzazione: alle persone non interessa più vestirsi come negli anni ’80 con Timberland e Moncler. Al contrario alle persone interessa avere un proprio stile e Timberland e Moncler diventano importanti per loro se funzionali al loro stile di vita, altrimenti no.
  • Punto lasciato per ultimo proprio per la sua importanza: a differenza di quanto si possa pensare, comprare via e-commerce implica avere un contatto diretto e personalizzato tra cliente (o aspirante cliente) e negozio on line.
    E’ vero che vi sono lamentele quando tutto questo non accade, e proprio per le vibranti proteste si comprende quanto questo assunto sia vero e sentito come importante.

La crisi finanziaria ha quindi legittimato l’e-commerce e il Social Shopping anche per il modello comunicativo adottato dall’e-commerce:

  • L’e-Commerce consente di soddisfare i propri bisogni con un modello “Hic et Nunc”, qui ed ora (ex. sono al lavoro, voglio farmi un regalo, soddisfo subito la mia voglia). E’ quindi basato su una vendita immediata, impossibile per la grande distribuzione.
  • Tramite l’E-commerce e le reti sociali, i miei punti di riferimento e fiducia cambiano. Non è più un simpatico spot pubblicitario a sancire se la azienda X che produce caffettiere le fa bene o meno.
    Al contrario sono le persone che sono “esperte” perchè reali utilizzatrici oppure “che le hanno provate e recensite in rete” che sanciscono il successo o l’insuccesso dei prodotti.
  • Le aziende si trovano in relazione con i loro consumatori.

Io credo che il Marketing “tradizionale” stia cedendo ormai il testimone al Marketing Sociale e che questa crisi sia emblematica di questo passaggio.

Ma le aziende hanno i loro responsabili di comunicazione pronti e con le armi affilate per questa sfida? E le scuole di Formazione Manageriale?

Proprio poichè Le aziende si trovano in relazione con i loro consumatori sta a loro decidere se:

  • subire questa relazione, non curandosi dei propri siti web DotCom Style, ignorando realtà di relazione come Corporate Blog
  • mettersi in un Rapporto di Relazione con i propri clienti usando gli strumenti del Marketing Sociale

Ecco perchè è fondamentale avere persone in azienda formate nel “fare relazione”.

Le scuole di formazione manageriale devono per questo motivo inserire nella propria offerta formativa un’area specificatamente dedicata al Marketing Sociale: corsi di Corporate Blog, corsi di Marketing Applicato all’E-Comerce, corsi di pubblicità PPC,  sono aspetti fondamentali del Marketing del XXI secolo.

Formare figure professionali non è caro e soprattutto:

se le aziende non usano strumenti di marketing adeguati alla realtà attuale, le aziende chiudono … e molte valide aziende chiudono perchè non riescono a raggiungere i propri aspiranti clienti …
… che a volte ignorano il fatto che esistano.

Scritto il 10 Novembre 2008

Enrico Giubertoni

International Keynote Speaker, Autore. Aiuto le imprese a sfruttare il Marketing Digitale come leva strategica per conquistare il proprio Target

Enrico Giubertoni

Il mandala dell'E-commerce (Flickr)

Diverse fonti (ne cito tre: La Stampa, MiaEconomia, un meme strapieno di notizie by Liquida ) riportano alcuni dati che confermano un trend:

mentre la crisi finanziaria ha avuto un impatto nei consumi “tradizionali”, lo stesso impatto non ha colpito i consumi on line.

Questo dato l’ho riscontrato di persona in particolare su una realtà che seguo, e posso aggiungere che durante le fasi più acute della crisi di ottobre:

  • Gli ordini non sono diminuiti nemmeno nella fase più acuta del tonfo delle borse.
  • E’ leggermente diminuito il peso di ogni transazione, anche se in modo marginale.
  • E’ aumentato l’uso del pagamento in contrassegno e diminuito l’uso di carta di credito

Ciò che affermo vale solo per la realtà che seguo e non deve essere preso come riferimento statistico.

Quali sono le cause che determinano questa tenuta del commercio elettronico?

Io credo che le cause siano da ricercare nel versante delle  forme di marketing sociale e della Relazione, della psicologia sociale e della sociologia dei media, molto meno dal versante dell’economia.

Io penso che la crisi finanziaria abbia avuto come impatto psicologico una crisi di fiducia verso un sistema di pensiero basato sul marketing degli anni ’80 e continuato negli anni ’90, che vedevano nello shopping, nel fare girare vorticosamente l’economia, nell’investire in borsa su società e asset vincenti, ma soprattutto nella moda e nelle Hit Parade e nelle classifiche alcuni pilastri di un sistema di pensiero.

Questo modello basato sul BroadCasting, ha convissuto in parallelo con un altro modello, basato su regole completamente differenti, e improponibili nel marketing tradizionale: mi riferisco al Web, e alle Reti Sociali.

Il modello del web 2.0 (basato su Blog Marketing, Social Shopping, pubblicità PPC) – modello emergente – ma ignorato (e in qualche caso temuto fino ad essere osteggiato) , ha trovato ora la sua legittimazione.

L’e-commerce non conosce crisi, ma al contrario cresce  così come si diffondono le reti sociali, perchè riflette e interpreta lo stato delle relazioni sociali di questa fase del XXI secolo. E riflettendo lo stato di realtà di questo momento, propone dei modelli di Marketing adeguati ed efficaci in questa fase del XXI secolo.

Io penso che la crescita dell’e-commerce non sia da ricercare dal fatto (ammesso che sia vero) che l’e-commerce “costa meno” (talvolta è così e talvolta no e soprattutto non è questo il suo punto di forza e legittimazione) e si fa l'”affarone” – ma perchè:

  • Si trovano prodotti di nicchia che non potrebbero essere inseriti nella distribuzione di massa.
  • Ha un modello di vendita che riesce a creare forme di vendita personalizzate sugli specifici bisogni dei prospect e le persone comprano quando trovano il prodotto giusto per loro.
  • Le  forme di pubblicità e di visibilità dell’E-commerce sono estremamente pervasive ma discrete e non prevaricanti nei confronti dell’utente e l’e-commerce riesce quindi a “farsi trovare” senza urlare la propria presenza
  • E’ basato su un modello non di massa e segue l’economia della Coda Lunga: le hit parade sono in crisi, i fenomeni dominanti sono stati rimpiazzati dalla personalizzazione: alle persone non interessa più vestirsi come negli anni ’80 con Timberland e Moncler. Al contrario alle persone interessa avere un proprio stile e Timberland e Moncler diventano importanti per loro se funzionali al loro stile di vita, altrimenti no.
  • Punto lasciato per ultimo proprio per la sua importanza: a differenza di quanto si possa pensare, comprare via e-commerce implica avere un contatto diretto e personalizzato tra cliente (o aspirante cliente) e negozio on line.
    E’ vero che vi sono lamentele quando tutto questo non accade, e proprio per le vibranti proteste si comprende quanto questo assunto sia vero e sentito come importante.

La crisi finanziaria ha quindi legittimato l’e-commerce e il Social Shopping anche per il modello comunicativo adottato dall’e-commerce:

  • L’e-Commerce consente di soddisfare i propri bisogni con un modello “Hic et Nunc”, qui ed ora (ex. sono al lavoro, voglio farmi un regalo, soddisfo subito la mia voglia). E’ quindi basato su una vendita immediata, impossibile per la grande distribuzione.
  • Tramite l’E-commerce e le reti sociali, i miei punti di riferimento e fiducia cambiano. Non è più un simpatico spot pubblicitario a sancire se la azienda X che produce caffettiere le fa bene o meno.
    Al contrario sono le persone che sono “esperte” perchè reali utilizzatrici oppure “che le hanno provate e recensite in rete” che sanciscono il successo o l’insuccesso dei prodotti.
  • Le aziende si trovano in relazione con i loro consumatori.

Io credo che il Marketing “tradizionale” stia cedendo ormai il testimone al Marketing Sociale e che questa crisi sia emblematica di questo passaggio.

Ma le aziende hanno i loro responsabili di comunicazione pronti e con le armi affilate per questa sfida? E le scuole di Formazione Manageriale?

Proprio poichè Le aziende si trovano in relazione con i loro consumatori sta a loro decidere se:

  • subire questa relazione, non curandosi dei propri siti web DotCom Style, ignorando realtà di relazione come Corporate Blog
  • mettersi in un Rapporto di Relazione con i propri clienti usando gli strumenti del Marketing Sociale

Ecco perchè è fondamentale avere persone in azienda formate nel “fare relazione”.

Le scuole di formazione manageriale devono per questo motivo inserire nella propria offerta formativa un’area specificatamente dedicata al Marketing Sociale: corsi di Corporate Blog, corsi di Marketing Applicato all’E-Comerce, corsi di pubblicità PPC,  sono aspetti fondamentali del Marketing del XXI secolo.

Formare figure professionali non è caro e soprattutto:

se le aziende non usano strumenti di marketing adeguati alla realtà attuale, le aziende chiudono … e molte valide aziende chiudono perchè non riescono a raggiungere i propri aspiranti clienti …
… che a volte ignorano il fatto che esistano.