Qual è il primo Visual Storytelling della storia dell’umanità?

by Published On: 5 Marzo 2015Categorie: Marketing per la C-Suite

Qual è il primo Visual Storytelling della storia dell’umanità? Ce lo spiega Elena Angeli con un tweet breve e totalmente autoeloquente che non ha bisogno di ulteriori parole.

Elena Angeli – @memole666it – ha creato questo tweet sul visual storytelling riuscendo a trasmettere un significato decisamente profondo sugli archetipi umani.

Qual è il primo Visual Storytelling della storia dell’umanità? Ce lo spiega in una immagine @Memole666it

Aggiungo solo che ai primi visual storytelling rupestri sono poi stati seguiti da veri e propri racconti allegorici come ad esempio l’Arazzo di Bayeux dell’XI secolo.

Altro esempio di Visual Storytelling? L’arazzo di Bayeux

Visual Storytelling: tra pitture rupestri e arazzi di Bayeux

L’arazzo di Bayeux secondo me è un interessantissimo esempio di Visual Storytelling in quanto è costituito dalla apposizione di nove pezze di lino della lunghezza compresa tra 13,90 e 2,43 metri e larghe circa 50 centimetri (vedi Wikipedia) per una lunghezza complessiva di 68,30 metri.

La sua impostazione grafica, articolata in azioni concatenate che vedono in scena un totale di 126 personaggi diversi, consente ad alcuni di vedervi l’antenato del fumetto.

Il dato interessante è anche il fatto che l’arazzo rappresenta un racconto “a puntate” che noi vediamo nella sua interezza ma che storicamente si è creato in un discorso in divenire esattamente come accade per il Visual Storytelling.

Visual Storytelling: ai denigratori di Twitter @memole666it dà una bella stoccata

Nel ringraziare @memole666it per il suo preziosissimo contributo sul Visual Storytelling, lancio una frecciatina a chi denigra Twitter sostenendo che con 140 caratteri non si riesce a “dire gggnente”.

@memole666it è riuscita a comunicare in 140 caratteri contenuti che toccano la sfera antropologica, i piani dell’espressione visiva, la storia dell’arte, la semiotica del visivo.

Chi dice che tu Twitter con 140 caratteri non su può fare nulla dimostra di non essere romantico: TI AMO lo si dice in 6 caratteri e talvolta nascono figli ;)

Scusate l’appunto polemico ma ieri mi sono imbattuto nell’ennesimo #Wannabe che lanciava strali su Twitter

Credits

 

Scritto il 5 Marzo 2015

Enrico Giubertoni

International Keynote Speaker, Autore. Aiuto le imprese a sfruttare il Marketing Digitale come leva strategica per conquistare il proprio Target

Enrico Giubertoni

Qual è il primo Visual Storytelling della storia dell’umanità? Ce lo spiega Elena Angeli con un tweet breve e totalmente autoeloquente che non ha bisogno di ulteriori parole.

Elena Angeli – @memole666it – ha creato questo tweet sul visual storytelling riuscendo a trasmettere un significato decisamente profondo sugli archetipi umani.

Qual è il primo Visual Storytelling della storia dell’umanità? Ce lo spiega in una immagine @Memole666it

Aggiungo solo che ai primi visual storytelling rupestri sono poi stati seguiti da veri e propri racconti allegorici come ad esempio l’Arazzo di Bayeux dell’XI secolo.

Altro esempio di Visual Storytelling? L’arazzo di Bayeux

Visual Storytelling: tra pitture rupestri e arazzi di Bayeux

L’arazzo di Bayeux secondo me è un interessantissimo esempio di Visual Storytelling in quanto è costituito dalla apposizione di nove pezze di lino della lunghezza compresa tra 13,90 e 2,43 metri e larghe circa 50 centimetri (vedi Wikipedia) per una lunghezza complessiva di 68,30 metri.

La sua impostazione grafica, articolata in azioni concatenate che vedono in scena un totale di 126 personaggi diversi, consente ad alcuni di vedervi l’antenato del fumetto.

Il dato interessante è anche il fatto che l’arazzo rappresenta un racconto “a puntate” che noi vediamo nella sua interezza ma che storicamente si è creato in un discorso in divenire esattamente come accade per il Visual Storytelling.

Visual Storytelling: ai denigratori di Twitter @memole666it dà una bella stoccata

Nel ringraziare @memole666it per il suo preziosissimo contributo sul Visual Storytelling, lancio una frecciatina a chi denigra Twitter sostenendo che con 140 caratteri non si riesce a “dire gggnente”.

@memole666it è riuscita a comunicare in 140 caratteri contenuti che toccano la sfera antropologica, i piani dell’espressione visiva, la storia dell’arte, la semiotica del visivo.

Chi dice che tu Twitter con 140 caratteri non su può fare nulla dimostra di non essere romantico: TI AMO lo si dice in 6 caratteri e talvolta nascono figli ;)

Scusate l’appunto polemico ma ieri mi sono imbattuto nell’ennesimo #Wannabe che lanciava strali su Twitter

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