Retroweb nostalgia: ecco il nostro primo sito web personale 1997 style

Temi trattati

Poco prima di partire per le meritate ferie, come ogni anno ho fatto un po’ di pulizia nel mio pc e un po’ di backup. Quest’anno ho avuto una bella sorpresa: le schermate del nostro sito web personale fatto su Geocities nel 1997.

La nostalgia di quel periodo è palpabile, e ricordo vividamente le ore trascorse a progettare la mia prima homepage. Era un modo per esprimere chi ero, cosa mi piaceva e quali erano le mie passioni. Ogni colore, ogni immagine, ogni parola aveva un significato speciale, un riflesso della mia personalità giovanile.

Oggi, con i social media e le piattaforme di blogging, la creazione di un sito personale è diventata un po’ più semplice, ma non ha lo stesso fascino di allora. La personalizzazione era più autentica, e il processo di apprendimento era esso stesso un’avventura.

Ogni cartella conteneva ricordi e frammenti della vita quotidiana: foto di viaggi, pensieri scritti a mano e persino poesie che avevo scritto da ragazzo. La struttura delle cartelle rappresentava un viaggio nel tempo, una mappa dei miei interessi e delle mie esperienze.

Questi file, oggi in gran parte dimenticati, raccontano la storia di un’epoca in cui i blog non esistevano e i social media erano solo un sogno. La creazione di un sito web personale era un atto di coraggio, un modo per mettersi in mostra in un mondo virtuale che stava appena nascendo.

La nostra homepage, semplice ma significativa, rappresentava un angolo di internet tutto nostro. Con il passare degli anni, quel sito è diventato un simbolo della nostra crescita e delle nostre esperienze condivise. Era un luogo di incontro per amici e familiari, un modo per rimanere in contatto, anche a distanza.

Ogni immagine caricata era un pezzo di vita, una testimonianza di momenti felici e ricordi indelebili. La nostra homepage era un riflesso della nostra storia, e ogni visitatore era accolto con un sorriso virtuale.

Di solito prima di fare backup, faccio pulizia nelle cartelle e sottocartelle che creo nel corso dell’anno.

La costruzione di siti web personali era un’esperienza formativa. Imparare a scrivere codice HTML, a formattare il testo e a inserire immagini richiedeva pazienza e determinazione. Ogni piccolo successo portava a una grande soddisfazione. Era come costruire un castello di sabbia: fragile, ma incredibilmente bello.

Io ho il vizio di creare complessissime quanto discutibili gerarchie di cartelle che  si complicano in modo assurdo articolandosi in livelli e sottolivelli e nelle quali quasi regolarmente mi perdo.

Grazie a questo mio difetto – ottemperando pienamente al detto Non tutto il male viene per nuocere, ho navigato in uno strano percorso di files ancora del 1997, e tra queste lei:

Resuscitato sito web personale mio e di mia moglie Erica Borgaro anno 1997.

Il dibattito tra utenti di FTP editor e software come FrontPage o Dreamweaver era un tema di conversazione ricorrente. Ognuno aveva le proprie preferenze e strategie, e spesso si scatenava una sana competizione su chi riuscisse a creare il design più innovativo e funzionale.

La mia prima Homepage personale
La nostra prima Homepage personale. Il testo scorrevole  giallo sotto era reso dall’orribile quanto deprecato elemento html

Ricordo però anche la frustrazione quando il guestbook veniva riempito di spam. Erano tempi in cui ogni messaggio lasciato era una festa, ma anche un rischio. Si doveva trovare il modo di combattere contro i robot e mantenere il nostro spazio virtuale pulito e accogliente.

Geocities e le altre piattaforme di hosting rappresentavano un’opportunità incredibile per noi aspiranti web designer. Ricordo ancora la sensazione di eccitazione nel creare un nuovo quartiere per il nostro sito, con il desiderio di personalizzarlo e renderlo unico. Era una culla di creatività e sperimentazione.

Molti di noi si sono ritrovati a trascorrere ore e ore a perfezionare ogni dettaglio dei propri siti. Ogni modifica, ogni nuova funzionalità era un passo verso la perfezione. Era un’epoca di esplorazione e scoperta, in cui il web stava iniziando a diventare un luogo dove condividere la propria vita e le proprie passioni.

Oggi, mentre navigo tra i ricordi di quel periodo, non posso fare a meno di sorridere. La creazione di un sito web personale era un’esperienza che univa competenza tecnica e creatività. Era un modo per esprimere se stessi e per creare connessioni con gli altri, anche se eravamo lontani fisicamente.

Oggi, con la facilità di accesso alle tecnologie moderne, potremmo sentirci tentati di dimenticare quel periodo. Ma è importante ricordare da dove siamo partiti, quanto impegno e passione abbiamo messo nei nostri progetti. Quella nostalgia è un segno di quanto il web sia cambiato e di quanto noi stessi siamo cresciuti nel processo.

Siti web personali precedenti all’esistenza dei blog programmati in codice HTML rigorosamente statico che si facevano negli anni ’90, in piena era delle dot com … (a quei tempi i blog non c’erano e già se ne sentiva la mancanza) e che qualcuno chiamava anche siti internet. Blog e siti dinamici erano un miraggio allora. E’ sì: era una delle forme arcaiche di user generated content

Generalmente quelli che li chiamavano siti internet si lasciavano andare poco dopo la seguente ridicola affermazione: “eh si! sono proprio il futuro” :-P

Quei siti internet di poche pagine chiamati Homepage personali erano ideati per condividere foto rigorosamente scannerizzate o come qualcuno diceva scannate (dolore!): Flickr non esisteva ancora nel 1999 :-)

La pagina chi siamo della mia prima homepage
La pagina “chi siamo” della nostra prima homepage personale

Questi siti internet erano assolutamente complessi da aggiornare e del tutto non pratici da gestire. Un litigio continuo tra FTP editor html: ma c’era anche chi faceva lo sborone e usava il FrontPage 98, oppure il brillante che faceva tremare tutti con Dreamweaver 2.0.

Prima di Flickr si andava di scanner e si faceva così
Prima di Flickr e delle fotocamere digitali con almeno 3 megapixel (sic!) si andava di scanner e si faceva così per creare le gallerie fotografiche

Ve li ricordate quegli assurdi guestbook, assiduamente seguiti da qualche robot che amorevolmente ce li riempiva di spam?

E vi ricordate chi ci ospitava?  Geocities con i quartieri che generava indirizzi assurdi e il suo 1 mega di spazio Free che poi si è espanso a 5 e sembrava grande quanto la pianura padana? E vi ricordate  Xoom o l’italica Digiland o Interfree?

Generalmente il destino di questi siti era di languire abbandonati come città fantasma. Aggiornarli era una di quei passatempi da tea delle cinque in un piovoso pomeriggio d’autunno.

Generalmente il destino di questi siti era di languire abbandonati come città fantasma. Aggiornarli era una di quei passatempi da tea delle cinque in un piovoso pomeriggio d’autunno.

A quei tempi la creazione di un sito web e di homepage personali era fatta totalmente a mano.  La progettazione dei siti web era rigorosamente artigianale ed ognuno era diverso dagli altri. Anche la promozione del sito web era assolutamente dettata al caso. Molti lasciavano languire le pagine statiche in pasto ai motori di ricerca, altri – i più evoluti – pubblicizzavano le proprie homepage in forum e chat.

Eh, quanta nostalgia !!!

Massimizza la tua efficacia nel conquistare il Target

Parlami delle tue priorità e ti darò una risposta gratuita e mirata entro 24 ore.