Storia di Linux che oggi compie venti anni

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Storia di linux

E alla fine venti anni di Linux. Oggi Linux compie vent’anni.

Per me usare linux è la norma dato che eradico windows dai miei Desktop, Windows Seven compreso.

Uso Linux dal 2005, e sono stato uno degli Early Adopters di Ubuntu. Ormai Linux è un sistema operativo che ha vinto la sfida per l’egemonia informatica.

Il mio SmartPhone usa Linux sotto Android, i tabletPc sono basati su Linux, il mio netbook è sotto ubuntu, tutti i miei pc sono sotto Ubuntu

Storia di Linux: Tux il logo di linux

Sono rimasti solo i vecchi Desktop PC e i vecchi portatili a continuare ad utilizzare Windows.

Ma se ci pensiamo bene, i vecchi portatili e i Desktop fanno parte di un modo superato di fare informatica: mouse e tastiere sono periferiche superate.


Nota dell’Autore: Cosa penso di questo post rileggendolo nel 2025

Linux: Da Visione Appassionata del 2009 al Motore Invisibile del Digitale Contemporaneo

Nel mio percorso di esplorazione e adozione delle tecnologie digitali, che come spesso racconto affonda le radici fin dai primi anni ’90, ci sono stati momenti di particolare entusiasmo per innovazioni che sembravano destinate a ridisegnare il panorama informatico.

Uno di questi momenti è cristallizzato in un mio post del lontano 2009, scritto in occasione di quello che allora celebravo come il ventennale di Linux. Rileggerlo oggi, a distanza di oltre quindici anni, offre uno spunto affascinante per riflettere sull’evoluzione di Linux e, più in generale, sulla natura spesso imprevedibile del progresso tecnologico.

Questa aggiunta vuole essere proprio questo: una riflessione che parte da una “fotografia” di una visione e di un’epoca specifica per analizzare il ruolo che Linux effettivamente riveste nel complesso e interconnesso ecosistema digitale contemporaneo.

Storia di linux

Uno Sguardo al Passato: Linux nel 2009 e la Visione di un Early Adopter

Nel 2009, il mio entusiasmo per Linux, e in particolare per la distribuzione Ubuntu di cui ero stato un “early adopter” fin dal 2005, era palpabile. In quel post, affermavo con convinzione che Linux avesse ormai “vinto la sfida per l’egemonia informatica”.

Questa percezione era alimentata dalla crescente diffusione di Linux su una nuova ondata di dispositivi che stavano emergendo: il mio smartphone utilizzava Android, basato su kernel Linux, i primi tablet PC mostravano la stessa tendenza, e il mio netbook girava agilmente sotto Ubuntu.

Di fronte a questa avanzata, sistemi operativi come Windows e le interfacce tradizionali basate su mouse e tastiera mi apparivano come parte di “un modo superato di fare informatica”.

Era un periodo di grande fermento: gli smartphone stavano iniziando la loro ascesa per diventare i personal computer primari per molti, i netbook promettevano un’informatica accessibile e portatile, e distribuzioni Linux come Ubuntu avevano raggiunto un livello di usabilità e completezza che le rendeva alternative valide per un pubblico sempre più ampio, non solo per gli addetti ai lavori.

La mia era, quindi, la visione di un appassionato che vedeva nell’open source e in Linux la chiave per un futuro informatico più aperto e flessibile.

Storia di Linux: Sabayon Linux era una distribuzione GNU/Linux italiana, creata da Fabio Erculiani e basata su Gentoo, prodotta in Trentino-Alto Adige
Sabayon Linux era una distribuzione GNU/Linux italiana, creata da Fabio Erculiani: basata su Gentoo, è stata creata e prodotta in Trentino-Alto Adige 

L’Evoluzione di Linux dal 2009: Conferme, Smentite e Nuove Frontiere

Come spesso accade con le previsioni tecnologiche, la realtà ha seguito un percorso in parte conforme e in parte divergente rispetto a quella visione del 2009. Analizziamo l’evoluzione di Linux:

  • L’Affermazione dell'”Egemonia Informatica”: L’idea che Linux avesse “vinto la sfida” si è rivelata vera, ma in modi forse diversi da quelli che immaginavo prevalentemente per il desktop.
    • Conferme: Linux oggi domina incontrastato in settori cruciali dell’infrastruttura digitale. La stragrande maggioranza dei server web che alimentano Internet gira su Linux. Le principali piattaforme di cloud computing (AWS, Google Cloud, Azure) sono costruite e operano in gran parte su Linux. Nel campo dei supercomputer, Linux è la scelta quasi obbligata. E, naturalmente, nel mondo mobile, il kernel Linux è il cuore di Android, il sistema operativo più diffuso al mondo. Anche l’universo in espansione dell’Internet of Things (IoT) e dei sistemi embedded vede una presenza massiccia di Linux.
    • Realtà Sfumata (non una smentita totale): Sul fronte dei desktop PC e laptop per l’utente consumer e per la maggior parte delle postazioni di lavoro aziendali, Windows di Microsoft ha mantenuto la sua posizione dominante, e l’ecosistema Apple con macOS continua a rappresentare una quota di mercato significativa e molto fidelizzata. Linux sui desktop è cresciuto, diventando una scelta solida e apprezzata da sviluppatori, professionisti IT, accademici e appassionati di tecnologia, ma non ha raggiunto quell’egemonia diffusa tra il grande pubblico che forse, nel mio entusiasmo del 2009, intravedevo.
  • L’Evoluzione dei Dispositivi:
    • Smartphone e Tablet: La mia osservazione sull’importanza di Linux in questo ambito, grazie ad Android, è stata pienamente confermata. Android ha democratizzato l’accesso agli smartphone a livello globale.
    • Netbook: Questa categoria di dispositivi, così popolare nel 2009, ha avuto vita breve, venendo rapidamente soppiantata dalla potenza crescente degli smartphone, dall’arrivo dei tablet e dall’evoluzione dei laptop verso formati più sottili e leggeri (alcuni dei quali, come i Chromebook, pur essendo concettualmente diversi, hanno anch’essi un cuore Linux con ChromeOS).
    • Desktop e Portatili: Come accennato, l’uso di Linux su queste macchine è una realtà consolidata per specifiche nicchie di utenti, ma non ha sostituito i sistemi operativi mainstream per la maggioranza.
  • Le Interfacce “Superate”: La mia affermazione del 2009 che “mouse e tastiere sono periferiche superate” era certamente una provocazione da early adopter affascinato dalle nascenti interfacce touch. La realtà contemporanea ci dice che, sebbene le interfacce touch siano diventate pervasive e fondamentali, specialmente sui dispositivi mobili, mouse e tastiera rimangono strumenti insostituibili per la produttività professionale, la creazione di contenuti complessi, la programmazione e molte altre attività. L’interazione uomo-macchina si è arricchita, non semplificata eliminando opzioni: oggi convivono input tattili, vocali, gestuali, e si affacciano le interazioni in realtà aumentata e virtuale.

Il Ruolo Silenzioso ma Pervasivo di Linux nel Digitale Contemporaneo

Se l’evoluzione di Linux non ha portato a un suo trionfo visibile sul desktop di ogni casa e ufficio, il suo impatto sul mondo digitale contemporaneo è tuttavia ancora più profondo e pervasivo di quanto potessi forse immaginare nel 2009. Linux è diventato il motore invisibile di gran parte dell’infrastruttura tecnologica su cui facciamo affidamento ogni giorno:

  • L’Infrastruttura di Internet e del Cloud: Come già accennato, server e cloud sono il regno di Linux, garantendo stabilità, sicurezza e scalabilità ai servizi online che utilizziamo costantemente.
  • Il Mondo Mobile e l’IoT: Attraverso Android, Linux è nelle tasche di miliardi di persone. Inoltre, alimenta un numero sterminato di dispositivi intelligenti, dagli elettrodomestici alle automobili, dai dispositivi medicali ai sistemi di controllo industriale.
  • Big Data e Intelligenza Artificiale: Molte delle piattaforme e dei framework più avanzati per l’analisi dei big data e lo sviluppo di applicazioni di intelligenza artificiale sono nativamente pensati per operare su sistemi Linux, sfruttandone la flessibilità e le performance.
  • La Forza dell’Open Source: Linux è l’emblema del successo del modello di sviluppo open source. Questa filosofia di collaborazione, condivisione e trasparenza ha permeato l’intero settore tecnologico, accelerando l’innovazione e abbattendo le barriere all’ingresso per sviluppatori e aziende di tutto il mondo. Il successo di Linux ha spianato la strada a innumerevoli altri progetti open source che oggi sono fondamentali.

Riflessioni di un “Linuxiano”: Cosa ci Insegna Questa Evoluzione?

Rileggere quel mio post del 2009 e confrontarlo con la realtà odierna è un esercizio ricco di insegnamenti. Innanzitutto, ci ricorda la difficoltà intrinseca nel fare previsioni tecnologiche a lungo termine: il futuro è spesso una combinazione di tendenze previste e sviluppi inaspettati. In secondo luogo, emerge con forza la straordinaria resilienza e adattabilità di Linux e del modello open source. Forse non ha conquistato il desktop nel modo eclatante che alcuni auspicavano, ma ha trovato la sua “egemonia” in ambiti ancora più strategici e fondamentali, diventando una vera e propria utility infrastrutturale del mondo digitale. L’ “egemonia”, quindi, si è manifestata in forme diverse: non tanto nella sostituzione di un sistema operativo con un altro sull’interfaccia utente finale della massa, quanto nel diventare la base solida su cui si costruiscono e operano i servizi e le piattaforme più innovative.

Infine, questa riflessione conferma il valore dell’essere curiosi, dello sperimentare e dell’adottare precocemente nuove tecnologie (“early adopter”). Anche se non tutte le visioni si concretizzano esattamente come immaginate, questo approccio permette di comprendere più a fondo le dinamiche del cambiamento e di essere meglio preparati ad affrontare le evoluzioni future. È parte di quella passione per la “storia di Internet e del digitale” che, come spesso racconto, ho vissuto in prima persona e che continua ad alimentarmi.


Conclusione: Linux, un Gigante Discreto nel Cuore del Digitale

L’evoluzione di Linux dal 2009 ad oggi è la storia di un successo straordinario, sebbene per molti versi “silenzioso”. Non è il sistema operativo che la maggior parte degli utenti vede avviarsi sul proprio PC ogni mattina, ma è la tecnologia che, con altissima probabilità, sta facendo funzionare le app sul loro smartphone, i siti web che visitano, i servizi cloud che utilizzano e, sempre più, l’intelligenza artificiale con cui interagiscono. Quel giovane sistema operativo che nel 2009 celebravo con tanto entusiasmo ha mantenuto la sua promessa di innovazione e libertà, diventando una colonna portante, spesso invisibile ma assolutamente cruciale, del nostro mondo digitale contemporaneo. E la sua storia, intrinsecamente legata a quella dell’open source, continua a insegnarci molto sul potere della collaborazione e sull’incessante trasformazione della tecnologia.

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