Intelligenza Artificiale: da moda a necessità. Ecco i bisogni emersi in una mia survey

Ho appena concluso un sondaggio su LinkedIn per indagare le esigenze e le aspettative aziendali sull’Intelligenza Artificiale (IA) per il Marketing. Il sondaggio ha evidenziato un crescente livello di consapevolezza sui bisogni che spingono le aziende ad adottare l’IA. 

A questa Survey hanno deciso volontariamente di partecipare ruoli decisionali di imprese sia B2B, sia B2C, sia nazionali che internazionali o globali, di dimensioni dalla media alla grande impresa.

Condivido qui una sintesi di un’analisi più ampia che riservo ai miei clienti e naturalmente – ringraziandoli – ai ruoli decisionali hanno partecipato alla Survey.

Se dovessi sceglierne uno, quale tra questi benefici forniti dell'AI è per te prioritario per il marketing del 2025?
Puoi vedere i voti degli altri. Scopri di più
Se dovessi sceglierne uno, quale tra questi benefici forniti dell'AI è per te prioritario per il marketing del 2025?
+ Performance campagne ADV
25%
+ Efficacia Comunicativa
20%
Approfondire i bisogni Target
25%
+ Produttività e automazione
30%

Cosa ci svelano le risposte? Il bisogno di un cambio culturale del marketing orientato alla conquista del target. 

Il bisogno di Intelligenza Artificiale è figlio di un’esigenza di fare un salto di qualità. 

Quando ci mettiamo nei panni del nostro cliente, percepiamo l’esigenza di un salto di qualità: 

gli standard attuali sono superabili e le imprese più lungimiranti li stanno già elevando, anche grazie all’Intelligenza Artificiale.

Ciò lo si deduce dalla priorità data a ciascuna risposta:

  1. Produttività e automazione -> 30%
  2. Approfondire bisogni del target -> 25%
  3. Performance delle campagne ADV > 25%
  4. Efficacia comunicativa 20%

Emerge il fatto che le imprese legittimano l’AI come strumento attuativo per conquistare i loro target 

L’AI è figlia di una nuova cultura del Marketing che punta alla conquista del cliente.

Perché l’Intelligenza Artificiale è una priorità? Perché oggi, per mantenere relazioni durature e profittevoli con il cliente, l’apporto del marketing da solo non è più sufficiente: occorre infatti estendere la cultura della conquista del cliente all’intera organizzazione.

Non può più solo il marketing occuparsi del cliente: occorre che l’intera organizzazione interna sia unisona sul cliente. 

Ecco perché il vero cambio culturale è passare da un marketing passivo, che si limita a “curare” il cliente, a un marketing di conquista, che attivamente lo attrae, lo coinvolge e lo fidelizza.

 Non basta più parlare di “centralità del cliente”, frase che nasce già carente di significato (cosa significa mettere il cliente al centro? Per spremerlo al massimo? così vi odierà!). Occorre una nuova fase culturale orientata alla conquista del cliente. Non basta infatti acquisire nuovi clienti: la vera conquista implica instaurare con essi una relazione duratura e di valore.

Conquistare un cliente significa:

  1. Ascoltare i suoi bisogni.
  2. Comprenderli in una offerta di prodotto o servizio.
  3. Condividerne i benefici come risposta ai bisogni.

Agli occhi del cliente target, il ruolo del brand si è evoluto: occorre tarare gli strumenti a questi nuovi paradigmi.

Offrire un buon prodotto non è più il fine. Il consumatore contemporaneo si aspetta un’esperienza completa, personalizzata e coinvolgente. 

I muri e i confini temporali rappresentati da orari di chiusura, procedure lente e laboriose, poca chiarezza, sono dei veri e propri confini se si frappongono tra il primo contatto e il contratto. In un mio libro del 2022 scrivevo quanto il brand deve trasformarsi in una piattaforma, un punto di riferimento che risponda ai bisogni e alle esigenze del target con efficienza e valore. 

Le imprese più lungimiranti si stanno già muovendo. 

Per conquistare, occorre un focus sui valori del cliente. I ruoli decisionali in azienda hanno la responsabilità di adottare una cultura orientata alla conquista del cliente. Per rendere questa cultura realmente applicativa, l’Intelligenza Artificiale si pone come strumento potente, non un fine a se stesso.

Occorre innovare:

  1. Comunicazione interna che deve essere rapida, ma soprattutto orientata al benefit per il cliente.
  2. Esperienze Self Service full time: per offrire al cliente esperienze ubiquite al bisogno, chiare ed intuitive, ma soprattutto personalizzate.
  3. Uniformare la comunicazione in modo che sia coerente su ogni canale di relazione attivato dall’impresa: dai punti vendita, alle reti di consulenti, ai sistemi telefonici, ai canali social.

Il mondo del marketing entra in una fase nuova: captare i bisogni, e dare risposta personalizzata ai bisogni.

L’Intelligenza Artificiale sta finalmente uscendo dal guscio della parola ‘hype’ e diventando un interesse concreto per le aziende, che si rendono conto del suo bisogno per ottenere un vantaggio competitivo in questo salto culturale.

Ecco perché il vero cambio culturale è passare da un marketing passivo, che si limita a ‘curare’ il cliente, a un marketing di conquista, che attivamente lo attrae, lo ascolta, risponde ai suoi bisogni e lo fidelizza.

In totale serenità, mi sento di affermare con certezza che la domanda di ‘conquista del cliente’ è destinata a crescere ulteriormente anche nei prossimi mesi e anni. Perché le imprese lungimiranti vivono già questa evoluzione da bisogno a priorità. 

Lo tocco con mano già dal post pandemia, ne ho parlato in convegni e articoli, poiché nelle mie attività di affiancamento volte ad aiutare le imprese a diffondere la conquista del cliente in ogni area/reparto aziendale con percorsi dedicati e personalizzati.

Condividi
Picture of Enrico Giubertoni

Enrico Giubertoni

International Keynote Speaker, Autore. Aiuto le imprese a sfruttare il Marketing Digitale come leva strategica per conquistare il proprio Target
Torna in alto