Enrico Giubertoni - Targeted Digital Strategies

Perché creare una community per la mia impresa? 2 casi di studio e 3 benefit

Perché creare una community per la mia impresa? 2 casi di studio e 3 benefit

Temi Chiave

Nel marketing contemporaneo, dominato da consumatori esigenti e tecnologie intelligenti, emerge una verità fondamentale: le imprese prosperano quando costruiscono connessioni autentiche. Ecco perché creare una community online è una scelta strategica sempre più efficace e, per molti versi, imprescindibile.

Ma per cogliere appieno questa opportunità, è fondamentale capire le differenze sostanziali tra concetti spesso confusi.

Che cosa si intende per Community Online?

Quando un’impresa decide di creare una community online, si impegna in qualcosa di molto più profondo della semplice presenza digitale. Una Community Online è un gruppo di persone che si riunisce volontariamente attorno a un brand, un prodotto, un servizio o un interesse condiviso.

Questo dà vita a uno spazio digitale (e talvolta fisico) di interazione significativa e continuativa. Una vera community, obiettivo di chi vuole creare una community di valore, è caratterizzata da:

Comunicazione multidirezionale: un dialogo fertile tra i membri stessi e tra i membri e l’impresa.

Un forte senso di appartenenza: i membri si sentono parte di qualcosa, condividono valori o passioni.

Uno scambio di valore reciproco: i membri offrono e ricevono supporto, informazioni, esperienze e feedback.

Un potenziale di co-creazione: la community può contribuire attivamente all’evoluzione dell’offerta o dell’esperienza del brand.

La costruzione di relazioni a lungo termine: l’obiettivo è coltivare legami duraturi.

Creare una community significa quindi investire in un asset strategico capace di generare lealtà, advocacy e fornire insight preziosi.

Che cosa si intende per Presenza sui Social Media?

Una Presenza sui Social Media, d’altro canto, si riferisce all’atto più basilare di un’impresa di creare e mantenere profili o pagine su piattaforme di social networking (come Facebook, Instagram, X, LinkedIn, TikTok, ecc.).
Principalmente, una presenza social serve come:

Canale di comunicazione: per diffondere messaggi, notizie e aggiornamenti relativi al brand.

Strumento di visibilità: per aumentare la notorietà del brand e raggiungere un pubblico ampio.

Punto di contatto: per interazioni iniziali o di servizio con i clienti.

Piattaforma pubblicitaria: per promuovere prodotti o servizi.

Se non gestita con l’intento strategico e l’impegno necessari per creare una community, una presenza sui social media rischia di rimanere focalizzata sulla comunicazione prevalentemente unidirezionale, fungendo più da bacheca digitale o megafono.

Presenza sui Social Media vs. Community Online: Le Differenze Chiave

Per illustrare ancora meglio le differenze operative e strategiche tra una semplice presenza sui social media e l’impegno richiesto per creare una community online efficace, ecco una tabella comparativa:

Caratteristica DistintivaPresenza sui Social Media (Come si intende)Community Online (Come si intende quando si vuole creare una community)
Natura della ComunicazionePrevalentemente unidirezionale.Bidirezionale e multidirezionale.
Obiettivo PrincipaleVisibilità, broadcasting.Relazioni, fedeltà, co-creazione di valore.
Ruolo degli UtentiSpettatori passivi, “fan”.Partecipanti attivi, co-creatori.
Tipo di InterazioneSuperficiale (like, condivisioni).Significativa (discussioni, supporto, condivisione di esperienze).
Focus dei ContenutiCentrato sull’azienda e sui prodotti.Centrato su interessi, bisogni e valori condivisi dai membri.
Legame CreatoDebole, transazionale.Forte, relazionale, basato sulla fiducia.
Valore ScambiatoInformazioni e offerte dall’azienda.Esperienze, supporto, idee tra tutti i membri.
Misurazione del Successo (KPI)Follower, like, impressioni.Engagement attivo, sentiment, retention, qualità delle interazioni, UGC.
Prospettiva TemporaleBreve termine, legata a campagne.Lungo termine, impegno a creare una community duratura.
Senso di AppartenenzaBasso o nullo.Alto, identificazione con la community.

Il Mercato delle Passioni: Un Insegnamento Senza Tempo

Questa distinzione trova radici profonde nell’essenza dello scambio umano. Il dipinto Ta Matete di Paul Gauguin – ritratto in questo articolo – ci ricorda quanto i mercati sono, da sempre, luoghi di passioni, emozioni e conversazioni. Lo scambio di merci è spesso una conseguenza dello stare insieme e del condividere.

Il Digitale, nella sua forma più evoluta, amplifica questa dimensione, trasformandosi in un vasto mercato di passioni ed esperienze condivise (come si può verificare in questo articolo sul digital marketing per l’industria cosmetica): un terreno fertile per chi decide di creare una community.

L’Imperativo del 2025: People Driven Economy e Intelligenza Artificiale

Perché questa enfasi sul creare una community è così cruciale proprio ora, nel 2025? La risposta risiede in due trasformazioni epocali:

  1. L’avvento della People Driven Economy: il potere è passato al consumatore, che cerca autenticità, valore ed esperienze significative.
  2. L’impatto pervasivo dell’intelligenza artificiale (AI): le Target Community sono “smart”, si aspettano comprensione profonda e interazioni personalizzate, utilizzando l’AI per ottimizzare le proprie scelte.

Questa evoluzione impone un marketing olistico, focalizzato su risultati reali e misurato da KPI che riflettano il valore co-creato (come il CLV o l’NPS). Questi risultati sono spesso il frutto diretto di un efficace lavoro per creare una community.

Perché Creare una Community Online? 3 Vantaggi Strategici

In questo scenario, quali sono i vantaggi tangibili – i validi motivi – che spingono un’impresa a creare una community online?

  1. Raggiungere Persone Oltre la Portata Diretta, Grazie all’Esperienza Condivisa: In un mondo saturo di messaggi, la voce autentica dei membri di una community ha un impatto impareggiabile. Questi brand advocate, risultato di un lavoro mirato a creare una community solida, diffondono valore in modo credibile (il 92% delle persone si fida dei consigli di pari, secondo Forbes): su questo tema consiglio il libro scritto da Antonio Argentieri per l’industria cosmetica..
  2. Comprendere Profondamente per Innovare, Focalizzandosi sull’Esperienza: Una community attiva è un prezioso focus group in tempo reale. Le sue conversazioni offrono insight sulle emozioni, sull’esperienza utente (UX) e sui bisogni emergenti. Questo flusso di informazioni è cruciale per chi vuole creare una community al fine di guidare un’innovazione “people-driven.
  3. Coltivare Reciprocità e Co-Creazione, Generando Valore Condiviso: Offrire valore genuino è essenziale quando si vuole creare una community. Questo innesca un circolo virtuoso: i membri si aiutano a vicenda e possono diventare co-creatori attivi, fornendo idee, feedback o generando User-Generated Content (UGC).

Creare una Community Efficace: Casi di Studio

Per rendere concreti questi concetti, osserviamo due esempi di successo di imprese che hanno saputo creare una community efficace:

  • Quechua by Decathlon: Questa community unisce gli amanti dell’outdoor attorno alla passione condivisa. I membri si scambiano consigli, soluzioni e testimonianze. Decathlon facilita queste passioni, ottenendo fedeltà, insight e contenuti autentici, dimostrando come creare una community si traduca in valore.
  • Sephora – Beauty Insider Community: Il colosso della cosmetica ha creato un hub online per scambiarsi consigli e recensioni. La community trasforma l’acquisto in un’esperienza sociale, fornendo a Sephora dati preziosi su tendenze e preferenze. Saper creare una community così vivace è un vantaggio competitivo notevole in un mercato guidato dalla personalizzazione.
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Enrico Giubertoni

Consulente | Formatore | Autore | Speaker

Specialista in AI applicata al Marketing Digitale e autore di numerosi libri sulla strategia d'impresa, Enrico Giubertoni affianca i ruoli decisionali e i team nell'integrare l'intelligenza artificiale all'interno di modelli e tecniche di marketing avanzate, al fine di generare un vantaggio competitivo e consolidare la leadership sul pubblico di riferimento.

Dopo un solido percorso in contesti aziendali, nel 2009 fonda EnricoGiubertoni.com – Targeted Digital Strategies. Attraverso metodologie proprietarie, supporta i ruoli decisionali e i team nel definire strategie digitali ad alte prestazioni e nel tradurle in modelli organizzativi efficaci per raggiungere e fidelizzare i target di riferimento.

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